Carnevale Tirolo austriaco

Carnevale Tirolo austriaco

giovedì 29 luglio 2010

L'anacardio

L'anacardio (Anacardium occidentale) e' un albero appartenente alla famiglia delle Anacardiaceae, originario del Brasile e poi diffusosi in India e nell'Africa orientale.
La pianta, dal punto di vista economico, riveste un notevolissimo interesse per i molteplici usi che si fanno di ogni sua parte: dal guscio si estrae un inchiostro indelebile, il succo e' un potente antidoto alle tarme e viene usato in medicina per il suo potere altamente caustico, dal frutto si ricavano alcool ed aceto e, previa pressione, un olio pregiato; inoltre, dalla pianta si ottengono una gomma ed un liquido lattiginoso usati come basi per le vernici.Dal punto di vista strettamente alimentare, fornisce due tipi di frutti: la mela d'anacardio (chiamata in Brasile "pomme cajou") che rappresenta quello fresco, e la mandorla o nocciola d'anacardio (chiamata in Brasile "noix de cajou") che e' invece quello secco. La prima e' botanicamente un falso frutto, perche' deriva dall'ipertrofia del peduncolo floreale che arriva a raggiungere le dimensioni di una mela piu' o meno piriforme; la sua superficie e' liscia, sottile e fragile, il colore va dal giallo al rosso vivo, la polpa e' fibrosa e dal sapore acidulo e rinfrescante; i paesi produttori la mangiano estraendone dalla polpa un succo che viene bevuto dopo essere stato leggermente fermentato. La mandorla o nocciola d'anacardio, invece, costituisce il vero e proprio frutto, ed e' una noce a forma di rene, dal guscio liscio all'esterno e contenente un seme quasi bianco all'interno, oleoso e commestibile. La nocciola d'anacardio contiene all'origine un olio irritante che deve essere eliminato con il calore, facendo estrema attenzione a non contaminarne il seme destinato all'uso alimentare; trasformare gli anacardi in seme commestibile e' una procedura complicata e richiede molta mano d'opera: soltanto il 10% della produzione grezza passa indenne attraverso le varie fasi della trasformazione (prima di essere rotto, il guscio dell'anacardio viene tostato e l'apertura che vi segue viene fatta esclusivamente a mano; il frutto viene poi nuovamente scottato per facilitare la rimozione della leggera pellicola scura che lo ricopre e salato) e del confezionamento, e questo spiega il loro costo elevatissimo sul mercato europeo.
L'anacardio e' un frutto che tende ad irrancidire molto facilmente e va quindi conservato limitandone il piu' possibile il contatto con l'aria.
Per quanto riguarda le proprieta' terapeutiche, l'anacardio e' ricco di sali minerali come il magnesio, il fosforo, il calcio, il potassio e, soprattutto, il selenio (un minerale che protegge dai radicali liberi); possiede anche molta vitamina B1 e B2 ma, per l'alto contenuto calorico, e' sconsigliato nelle diete: infatti, 100 g. forniscono ben 598 kcalorie.


mercoledì 28 luglio 2010

L'alchechengi

L'alchechengi (Physalis alkekengi) e' una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Solanacee e che origina da un rizoma strisciante profondamente interrato.

Il frutto, commestibile quando e' maturo, e' rappresentato da una bacca delle dimensioni di una ciliegia, di colore giallo o rossiccio e privo di nocciolo; e' racchiuso in un involucro leggero, a forma di cuore, colorato in autunno di rosso o di arancio, ed ha un sapore acidulo. Per i suoi caratteristici palloncini rossi e rigonfi, l'alchechengi e' spesso coltivato nei giardini a scopo ornamentale.

E' presente sul mercato da ottobre a gennaio: quando si acquista, si deve fare attenzione che l'involucro esterno sia ben secco e ancora chiuso.

Si conserva in frigorifero per una settimana avvolto in carta da cucina, per evitare il crearsi di umidita' e, quindi, l'insorgere di muffe.

In cucina, dopo averne aperto dall'alto l'involucro esterno rivoltandolo come un ciuffo, si consuma al naturale o candito o, squisitissimo, ricoperto di cioccolato; viceversa, il rizoma e le foglie sono velenose, a causa della solanina che contengono.

Per quanto riguarda le virtu' terapeutiche, l'alchechengi contiene vitamina C (che ha un potere antiossidante e potenzia le difese immunitarie) e tannino, una sostanza astringente per l'intestino; possiede anche proprieta' diuretiche ed antinfiammatorie.


venerdì 23 luglio 2010

LA FRUTTA ESOTICA

Fino a qualche anno fa la frutta esotica era poco conosciuta in Italia tranne quella più comune ma le varietà sono tantissime e oggigiorno vengono importate direttamente dai paesi di origine. I colori sono sgargianti, le forme originali ed i profumi inebrianti. Ha molte propietà sia nutritive che curative ed un sapore gradevole.
Eccovi l'elenco in ordine alfabetico della frutta esotica che vi consiglio di assaggiare:

- Alchechengi



- Anacardio


- Ananas


- Avocado


- Babaco


- Banana


- Carambola


- Cherimoya


- Dattero


- Durian


- Feijoa


- Frutto della passione


- Guava


- Kiwano


- Kumquat


- Lime


- Litchi


- Mango


- Mangustan


- Noce di cocco


- Papaia


- Pitaya


- Rambutan


- Salak


- Sapodilla


- Tamarindo




mercoledì 21 luglio 2010

Si riapre!!!

Le vacanze, purtroppo, sono finite e il blog riapre!

Sono passati in fretta questi 20 giorni e l'unica consolazione è quella di stare di nuovo con voi.

Siete tutti presenti o per qualcuno le vacanze sono appena iniziate?

Un abbraccio a tutti da me, Erika e Mattia